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Dal Bénin alla Provence, un artista dalle molteplici sfaccettature …

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Le mie passeggiate sono sempre fonti di scoperte. In effetti, quindici giorni fa mentre passeggiavo sui sentieri della mia Provence, decisi di andare a fare un giro in questa meravigliosa galleria dove si è sempre ben accolti. Codesta era chiusa ma di fronte a questa opera mastodontica che si erigeva davanti alla porta, restai di stucco, profondamente toccata dal forte messaggio che mi trasmetteva.
Quindici giorni dopo, appresi dall’artista che, quella colossale statua avrebbe avuto il compito di esercitare lo stesso potere sulle persone che l’avrebbero scoperta, sul litorale mediterraneo nella città della Seyne sur Mer.

Giunto in Francia dal suo Bénin natale all’età di 18 anni, Benoit di madre francese e di padre beninese, possiede già un’anima di artista. Avendo sempre visto sua madre, biologa, vivisezionare delle rane, pensò che fare il medico fosse la sua strada ma quando realizzò che questo mestiere lo avrebbe quotidianamente confrontato alla vista del sangue e dei cadaveri, comprese che non era per lui.

Amava molto sua mamma Simona che lo ha sempre sostenuto e lo ha quindi incoraggiato a intraprendere una carriera artistica ma un giorno, pronunciò queste parole che rimasero impresse per sempre nella sua memoria : “ci vogliono circa trent’anni ad un artista per essere riconosciuto”. Tuttavia, gli suggerì un percorso universitario che poteva garantirgli un futuro nel caso non riuscisse ad affermarsi in questo universo.

Mi ricordo del suo debutto, mentre stavo per trasferirmi in Italia, realizzava allora delle ceramiche destinate ad assicurargli un reddito ma che tuttavia vendeva con successo. Il suo talento si percepiva già attraverso i suoi pezzi unici, ispirati dalla sua doppia cultura e dalle scoperte di vestigia locali, in particolare a Notre-Dame du Bourg. Certamente, questo lavoro artigianale gli dava da vivere ma non era così gratificante per lui, così appassionato, ispirato lungimirante. Si ritagliava sempre del tempo per realizzare con grande entusiasmo numerose sculture, opere che un giorno avrebbero fatto di lui un artista riconosciuto. In effetti, negli anni la sua produzione di vasellame ha lasciato, gradualmente sempre più spazio alle sculture del grande artista che è diventato. La sua arte rispecchia sempre la sua doppia cultura e personalmente ho una preferenza per tutti i suoi capolavori che impersonano il suo paese natale. Venti cinque anni dopo, l’ho ritrovato con gioia e ciò che ho apprezzato di più è il fatto che utilizzi molti materiali riciclati di ogni tipo per le sue creazioni. Un percorso straordinario che non può lasciare indifferenti, quello del memorabile Benoit de Souza.
Laurence Deschamps
Digne-les-Bains le 17/11/2021

Soon we will find the english version…..

https://www.instagram.com/benoitdesouza/

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